Artisti di strada
Ne trovi tanti
Molti hanno lasciato i loro paesi
le loro case, le loro certezze
Molti le hanno perse
Si sono persi
Guarda i loro occhi
Sarà difficile incontrarne gli sguardi
lontani e persi nel vuoto
Si muovono come ombre
Hanno tutti lo stesso fisico ossuto
Mani bellissime
dalle dita lunghe
fragili e nervose
Deboli sudditi di paradisi artificiali
si accovacciano a terra
Riscattano la loro schiavitù
aprendo astucci preziosi
dando vita a strumenti a fiato
ad archi
Come incantatori di serpenti
Ti attraggono con le loro melodie
Allora
incontrerai i loro sguardi lontani
Ti perderai nelle sconfinate terre
della milonga,
del tango e dell’abanera,
nelle terre
dove non sono sudditi
ma sovrani di rapsodie
e di adagi
Come una nenia
un dolcissimo blues
ti riporterà all’infanzia
e ritroverai la tenerezza.
Scaverà fin nel profondo
dove dorme
una passione d’amore
che non trova confessione
Vorresti seguirli e abbandonare tutto
per ritrovare quel che
ogni giorno perdi
inseguendo un tempo che corre
con un ritmo che non è il tuo
Maria Luisa Caputo
Canti di nostalgie mediterranee
Canti spirituali
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